Netcomm, insieme alle associazioni dei consumatori, è sceso in campo per dare supporto a tutti coloro che sono inesperti dello shopping in rete.

Il consorzio del commercio digitale italiano Netcomm, in collaborazione con le associazioni dei consumatori ha messo giù un decalogo per distinguere i portali di commercio elettronico di cui ci si può davvero fidare. Inoltre darà vita a un osservatorio permanente per i siti e-commerce che rilevi e analizzi i problemi più ricorrenti del mercato online.

Siti e-commerce: i 10 aspetti a cui prestare attenzione prima di effettuare un’acquisto

Ecco dunque i dieci aspetti a cui prestare sempre attenzione prima di un acquisto su internet:

  • Dati societari visibili: i portali sicuri riportano in bella vista la ragione sociale, la partita Iva, il numero di REA (numero di iscrizione alla Camera di commercio), ma anche il telefono, l’indirizzo e un recapito mail o PEC;
  • La reputazione conta: controllare prima di procedere all’acquisto, servendosi dei dati societari e guardando cosa scrivono gli altri clienti, se l’esercente gode di buona o cattiva fama digitale;
  • Contratto in evidenza: il sito dovrebbe riportare le condizioni generali di vendita. Si tratta del vero e proprio contratto tra il cliente e il venditore, da leggere prima di comprare;
  • Occhio ai pagamenti sicuri: la piattaforma deve avere attivato un protocollo URL sicuro (ad esempio https e non http). Inoltre, procedure di sicurezza per le transazioni elettroniche, come la doppia autenticazione del cliente prima del pagamento;
  • Tempi di consegna in bella vista: le consegne devono avvenire entro 30 giorni. Se il sito invece promette di recapitare in tempi più brevi, fa fede il suo impegno. Il corriere è responsabile della merce fin quando il pacco non arriva tra le mani del destinatario;
  • Nessun ostacolo al recesso: per legge il consumatore, senza indicarne la motivazione, ha diritto di restituire la merce entro 14 giorni dalla ricezione. Il venditore lo deve agevolare, fornendogli gli appositi moduli elettronici oppure cartacei e indicando i luoghi per la riconsegna della merce e gli eventuali costi da sostenere. Se il venditore consente i cambi merce (es. cambio taglia, colore, modello), leggere le modalità di reso nelle condizioni generali;
  • Garanzia post vendita: il portale di e-commerce deve contenere un promemoria circa il diritto dei consumatori di esercitare la garanzia sui prodotti di consumo entro due anni dall’acquisto, a patto che il difetto venga denunciato entro due mesi dal momento della scoperta. E deve specificare in modo chiaro forme e modalità di denuncia del vizio (come pec, raccomandata, fax);
  • Canali di reclamo chiari: il rivenditore deve indicare nelle condizioni generali quali sono i canali tramite i quali inoltrare un eventuale reclamo. Inoltre, i tempi entro cui l’assistenza clienti risponderà e ricordare l’esistenza delle procedure per risolvere le controversie in via stragiudiziale (senza andare in tribunale). Rientrano in queste ultime la procedura di risoluzione europea delle liti online ODR e le procedure ADR, come la conciliazione paritetica tra Netcomm e le associazioni dei consumatori;
  • Tribunale competente: il sito deve indicare che in caso di contenziosi è competente il tribunale del luogo in cui è domiciliato o risiede il consumatore. Se non è chiaro nell’indicazione, prestare attenzione agli acquisti sul sito per evitare di dover risolvere le controversie davanti a un giudice lontano;
  • Consensi privacy espliciti: sulla home del portale devono essere pubblicate in modo visibile le condizioni di trattamento dei dati personali di utenti e clienti. Anhe l’eventuale revoca all’autorizzazione, compresa la politica dei cookie adottata dal sito. Bisogna verificare inoltre la presenza di caselle da selezionare per conferire il consenso per ogni singola finalità di raccolta.