Dal 1° al 28 Febbraio sarà possibile fare richiesta per il Bonus Acqua Potabile, un aiuto economico per chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa oppure in un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale.

Che cos’è?

E’ un’agevolazione che consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute nell’anno 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come fare richiesta?

Per richiederlo è necessario inviare un modello tramite:

  • il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate al percorso che segue:
    • Servizi;
    • Agevolazioni;
    • Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile;
  • utilizzando i canali telematici, tramite il software dell’Agenzia delle Entrate i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità.

    Cliccando sul seguente link è possibile scaricare il modulo https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/modello-e-istruzioni-acqua-potabile

Tra i vari dati da inserire c’è l’ importo delle spese sostenute che deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.

Le persone fisiche, e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, devono aver effettuato il pagamento con versamento bancario o postale o con altri sistemi tracciabili.

Entro 10 giorni dall’invio della richiesta il sistema invia una ricevuta che ne attesta la presa in carico, oppure lo scarto con l’indicazione delle relative motivazioni.

Una volta ricevuto l’ok, il credito d’imposta riconosciuto sarà utilizzabile in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.