Via libera per la vendita in Unione Europea

Dal 24 Gennaio 2023, il consumatore potrà trovare la farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus, ovvero del comune grillo domestico. L’Unione Europea ha dato l’ok alla commercializzazione di tale prodotto, inserendolo dunque nella lista degli alimenti UE. L’iter di approvazione era stato avviato già 8 Luglio del 2020, ma la conferma sulla sicurezza per la commercializzazione, attraverso un parere scientifico dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) è arrivato il 23 marzo del 2022. Almeno per ora, solo la società Cricket One è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo cibo, per un periodo di 5 anni a decorrere dal 24 gennaio, a meno che un richiedente successivo non ottenga un’autorizzazione per il nuovo alimento senza riferimento ai dati scientifici protetti con l’accordo di Cricket One.

Quali sono i benefici?
Lo scopo della vendita di tali prodotti, già approvata negli anni scorsi attraverso la commercializzazione delle locuste, punta ad una più vasta diffusione delle cosiddette proteine alternative, in contrapposizione alle proteine animali. Una mossa che guarda già al futuro dunque; infatti, si prevede un innalzamento della popolazione presente sul pianeta, la quale non potrà essere soddisfatta solo da proteine animali.

Perché si parla di benefici ambientali?
Una svolta questa dettata anche dall’attenzione verso il pianeta, poiché l’allevamento di bovini e suini prioritariamente produce forti emissione di gas serra, che potrebbero ridursi attraverso questa inversione di rotta.

Quali sono gli effetti indesiderati?
Effetti indesiderati dal punto di vista nutrizionale al momento, secondo gli esperti non dovrebbero sussistere ma attenzione alle forti reazioni allergiche. Queste reazioni potrebbero essere dettate in primis dal fatto che il nostro organismo, data la cultura culinaria genetica a livello nazionale, non è abituato ad ingerire. Per questo l’Efsa ha sconsigliato l’uso di questo alimento, per il momento ai minori di 18 anni.

E voi? Sarete propensi all’utilizzo di questa nuova tipologia alimentare?

Realizzato nell’ambito del programma generale di intervento della Regione Calabria, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico.
DM 10.08.2022