Il fascicolo sanitario elettronico è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia sanitaria della propria vita, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficiente.
In special modo, in situazioni di emergenza, consente di far conoscere ai professionisti sanitari e all’azienda ospedaliera, tutto ciò che è necessario per intervenire con rapidità sull’assistito. I documenti e i dati trattati riguardano: prescrizioni mediche, referti o lettere di dimissione ospedaliera, che sono erogati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dai Servizi Sanitari Regionali (SSN), incluse anche le strutture private. Per la regione Calabria il FSE è istituito e gestito dalla regione Calabria.
E’ possibile accedervi tramite SPID, Carta D’identità elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.

I SUOI VANTAGGI
– Niente più carte da portare con sé, evitando così il rischio che qualche documento cartaceo possa perdersi;
– Avere la possibilità di avere accesso a tutti i dati, prevenendo il ripetersi di analisi o altre prestazioni sanitarie, evitando in questo modo spreco di denaro e di tempo per il cittadino;
– Il taccuino del cittadino: ove il cittadino ha anche la possibilità di inserire tutte le informazioni che ritiene importanti e non presenti nella sua storia clinica.


Secondo un’analisi effettuata, nella regione Calabria, molte persone non sono a conoscenza di questo fascicolo, invece quelli che l’hanno attivato non lo utilizzano in maniera costante. Proprio per questo motivo, non si può dire di aver realizzato il FSE senza mettere al centro il cittadino che lo usa. Da alcune ricerche svolte, la Calabria è una delle regioni in cui le percentuali sia di utilizzo da parte dei cittadini, sia di utilizzo da parte dei medici o aziende ospedaliere, è basso.
Tramite l’accesso con le nostre credenziali all’FSE, abbiamo constatato che non vengono riportate tutte le voci riguardanti la nostra storia clinica, dalla nascita fino ad oggi, o addirittura non viene riportato nulla. Ci sorge spontanea una domanda: Perché in regioni come la Lombardia o Emilia Romagna questa piattaforma è così tanto conosciuta e utilizzata dai cittadini e dagli altri enti?
Abbiamo riscontrato, da alcune ricerche effettuate, che in regioni quali Lombardia, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Toscana e Friuli Venezia Giulia, l’operatività dell’FSE è effettiva, grazie anche all’utilizzo della relativa app, che consente ai cittadini di accedervi più facilmente, avendo il proprio fascicolo a portata di mano. Dal momento che al giorno d’oggi tutto è digitalizzato, pensiamo sia fondamentale che una cosa così importante per la vita di ognuno venga resa accessibile tramite piattaforme che tutti, ogni giorno, utilizziamo. Proprio quello che nelle regioni sopra citate esiste già.
È ora che qualcuno si attivi al fine di risolvere questa problematica, concretizzando e rendendo effettivo questo fascicolo, che è prima di tutto un diritto del cittadino. Giungiamo così alla conclusione che si debba uniformare il paese, superando la separazione tra regioni, che hanno velocità diverse nei processi innovativi. Il fascicolo sanitario elettronico non è però solo tecnologia. È, al tempo stesso frutto di una organizzazione della sanità ad alta comunicazione e ad alta interazione.