Corigliano-Rossano (Cs) – Affrettarsi a chiudere le scuole a causa della constatata impennata esponenziale dei casi positivi al Covid-19 in Città e poi però non adoperarsi per denunciare ed intervenire come principale autorità sanitaria locale sulla vergogna che si protrae da mesi dei pericolosissimi assembramenti quotidiani indotti solo ed esclusivamente dalla disorganizzazione plateale degli uffici postali dislocati sul territorio, rappresenta l’immagine più eloquente delle contraddizioni e del caos che oggi purtroppo prevale nella governance pubblica, a tutti i livelli, della grave emergenza pandemica che stiamo purtroppo subendo. È quanto dichiara il Presidente Provinciale dell’Unione per la Difesa dei Consumatori (U.DI.CON.) Ferruccio Colamaria definendo scandaloso costringere centinaia e centinaia di persone ad affollarsi ogni giorno e senza alcun distanziamento interpersonale davanti alle porte d’ingresso degli uffici postali o in mezzo alle strade, in attesa di poter entrare e di poter fruire di servizi fondamentali di cui si è utenti spesso obbligati. Una situazione – continua – indegna e inaccettabile perché mette sistematicamente a rischio intere fasce di popolazione che, molto spesso, sono anche quelle più deboli ed esposte, come gli anziani, al rischio di contagio da Coronavirus. Basta osservare – prosegue – ciò cha accade ovunque, soprattutto nei centri storici della Città. Letteralmente ammassati dietro le porte degli uffici postali, in sosta alla meno peggio sui gradini dell’ingresso ed in mezzo alla strada, con l’ulteriore rischio fisico di essere investiti dagli automobilisti, decine e decine di persone anziane vengono di fatto obbligate col sole o con la pioggia e purtroppo senza alcuna reale difesa dalla circolazione del contagio a liste d’attesa estenuanti che si trasformano in veri e propri focolai Covid-19. Ciò che ancora più grave – scandisce – è che questa situazione di drammatico rischio quotidiano e, quindi, di accelerazione del contagio avviene nella totale indifferenza da parte di quanti sarebbero tenuti ad intervenire, in primis la Polizia Municipale e quindi l’Amministrazione Comunale, per verificare le condizioni di sicurezza dei luoghi in questione, per esigere chiarimenti dall’azienda Poste Italiane rispetto al reiterarsi di queste scene incivili e, in definitiva – conclude Colamaria – per proteggere la popolazione.