Un nuovo tipo di truffa in forte crescita è quella che scatta in caso di cambio di SIM telefonica, che ultimamente ha comportato la sottrazione di diverse decine di migliaia di euro da singoli conti correnti delle vittime. L’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ha infatti pubblicato una prima delibera il primo dicembre con nuove regole per rendere più sicuro il cambio sim.

Le nuove regole entreranno in vigore l’anno prossimo, dopo una fase di consultazione pubblica sulla delibera, che durerà 60 giorni.

In cosa consiste questa truffa?

Il malintenzionato chiede all’operatore, in negozio oppure con modalità online, una sim intestata a nome della vittima, dichiarando che quella vecchia è stata rubata o smarrita ed esibendo un documento falso per farsi identificare o si mette d’accordo con un complice nel negozio. Una mossa che attualmente risulta “facile” ai criminali dal momento che le attuali regole non obbligano il controllo dell’identità in caso di semplice cambio sim (senza attivazione di nuovi contratti o servizi).

In ogni caso, il truffatore in questo modo ottiene il controllo su quel numero di telefono, dove potrà ricevere le password temporanee di accesso a vari servizi. Tra cui il conto corrente, andandolo a svuotare, effettuando bonifici a proprio favore.

L’Abi Lab, nello studio pubblicato nel 2019, riporta che il 90% degli istituti di credito ha segnalato tentativi di frode con Sim swap e il 40% di questi ha subito perdite effettive.

Finora l’unico modo di difendersi era evitare di usare l’sms come “secondo-fattore” di autenticazione per quei servizi online che usano i messaggi, per confermare l’accesso con una password temporanea, e quindi preferire le app che generano il token (ossia la password temporanea). Non tutti i conti correnti lo permettono però.

Le nuove regole Agcom

L’Agcom è scesa in campo per tutelare il consumatore tanto da varare nuove regole per arginare tale truffa. Tra di esse c’è quella che prevede che il negoziante dovrà effettuare una copia del documento d’identità del soggetto richiedente, del documento attestante il Codice Fiscale, nonché della SIM o, eventualmente, della denuncia alle autorità competenti di smarrimento o furto della stessa.

Per richieste di cambio sim per via telematica, invece è stato disposto che oltre l’identificazione dovrà essere contemplato anche l’invio della copia della medesima documentazione richiesta in caso in cui ci si rivolga al dealer.

Tuttavia sia nel caso di cambio sim in negozio che per quella online, il Gestore telefonico deve sempre inviare un SMS per informare il cliente della richiesta di sostituzione della SIM e chiedergli conferma per poter procedere con le altre azione per completare il passaggio a nuova scheda. Nella misura in cui non c’è la conferma esplicita da parte dell’utente, cosa che si verifica nei casi di SIM smarrita, rubata o guasta, si attende un lasso di tempo (ad esempio 72 ore) trascorso il quale, il cliente verrà informato della richiesta di sostituzione SIM, mediante un’altra modalità, quale l’invio di una e-mail o l’invio del messaggio in un altro numero che fornisce all’operatore. Qualora non sia stato lui a richiedere tale passaggio, scatta il blocco della domanda di sim swap che può essere effettuata chiamando il customer care e svolgendo la procedura in autonomia o parlando con un operatore, nonché accedendo ad un’area riservata sul sito web dell’operatore .

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Calabria “Da cittadini a consumatori, E-consumatori”, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018 (L.n. 388/2000)