La contraffazione degli articoli di moda con l’avvento dell’e-commerce ha trovato un terreno fertile in cui impiantarsi, a danno poi dei consumatori, nonché della stessa economia.

Il mondo virtuale, infatti, presenta delle caratteristiche che facilitano senza ombra di dubbio la vendita dei falsi prodotti. Tantoché se, un tempo, per acquistare un articolo non originale era necessario andare in luoghi poco ortodossi (ad esempio presso gli ambulanti nei mercati oppure negli appartamenti privati), al giorno d’oggi, i prodotti a portata di click rendono tutto più semplice e maggiormente fruibile.

A tal proposito, ciò è testimoniato dai dati sull’andamento del fenomeno dei “falsi online”, quali ad esempio il report “Instagram and counterfeiting” del 2019 di Ghost, che mettono in luce che anche gli stessi social network si rivelano essere una vetrina per i prodotti contraffatti, infatti, circa il 20% dei post e circa 50mila account vendono articoli non originali. Un trend in crescita rispetto al 2016, anno in cui erano solo 20mila i profili business per ciò.

Una rete in cui si può cadere facilmente per un duplice motivo, da un lato il consumatore in buona fede è attratto dal prezzo vantaggioso, magari di quel articolo sognato da tempo ma non accessibile per l’alto costo; dall’altro lato l’e-commerce consente a chi vuole intenzionalmente e consapevolmente accaparrarsi il prodotto fake, di farlo in modo indisturbato.

Quindi come contrastare i falsi online?

Per il consumatore che non vuole cadere vittima dell’acquisto di articoli contraffatti in siti e/o tramite post ingannevoli che potrebbero farlo tra l’altro esporre anche al rischio del furto di identità digitale e delle coordinate bancarie, ecco di seguito alcune linee guida per tutelarsi:

1) verificare se esistano i riferimenti del Professionista (ragione sociale, codice fiscale, partita iva, etc);

2) controllare esistenza di “termini e condizioni” chiari;

3) cercare recensioni;

4) preferire siti verificati (ad esempio tramite il sigillo del consorzio Netcomm).

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Calabria “Da cittadini a consumatori, E-consumatori”, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018 (L.n. 388/2000)