Reggio Calabria, 06/11/2020 – “Ancora discussioni, proteste, file snervanti senza esito all’ufficio patenti speciali della Asp di Reggio Calabria. Un film già visto più volte nella struttura reggina e da noi segnalata ben oltre un anno addietro senza ottenere un benché minimo cenno di riscontro – scrive in una nota il Commissario Regionale dell’U.Di.Con. Calabria, Nico Iamundo – ben tredici mesi non sono stati sufficienti per la nomina del Presidente della Commissione a sostituzione del precedente, andato in quiescenza. Ad ottobre 2019 ci venivano segnalate quasi un migliaio di pratiche arretrate da smaltire ed oggi, pare, si sono triplicate arrivando a 3000 richieste.  Ed i ritardi non dipendono certo dall’emergenza Covid: le visite non si fanno perché medici e impiegati sono bloccati dalla mancata nomina del Presidente, e quando si riuniscono, se si riuniscono, devono smaltire una enorme quantità di pratiche arretrate che si erano accumulate da molto prima del lockdown. E’ bene ricordare – continua Iamundo – che le patenti di categoria speciale, sono quelle riservate alle persone con disabilità particolari; per ottenere il rilascio del documento, l’utente è tenuto a sottoporsi ad una visita di idoneità presso la Commissione Medica Locale preposta a tale accertamento. E dunque, tali visite mediche, andrebbero effettuate con la maggior celerità possibile proprio per evitare ulteriori disagi agli utenti portatori di handicap o con gravi problemi fisici. Ed invece siamo ancora qui, dopo oltre un anno, a riferire, purtroppo, di un ritardo assai increscioso o di una prassi consolidata, un modus operandi inappropriato e inqualificabile. È fuori da ogni logica e ci appare incomprensibile lo stallo amministrativo cui siamo costretti ad assistere senza avere la ben che minima risposta, noi come U.Di.Con., ma soprattutto per i cittadini interessati. Vogliamo mettere in evidenza e sottolineare che – conclude Nico Iamundo– l’ art. 119 del Codice della Strada, al comma 2 recita che: L’accertamento può essere effettuato altresì da un medico responsabile dei servizi di base del distretto sanitario ovvero da un medico appartenente al ruolo dei medici del Ministero della salute, o da un ispettore medico delle Ferrovie dello Stato o da un medico militare in servizio permanente effettivo o in quiescenza o da un medico del ruolo professionale dei sanitari della Polizia di Stato o da un medico del ruolo sanitario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco o da un ispettore medico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali . Lungi da noi voler fare polemiche sterili e non costruttive, ma non possiamo non sentirci in sintonia con tutti quegli utenti che ci segnalano questo disservizio e su quanto è avvenuto in passato, rispetto ai tempi di risposta, evidentemente tardivi o assenti, con cui avevamo richiesto un confronto per cercare soluzioni adeguate alla criticità segnalata”.