Reggio Calabria, 25/09/2020 – “L’incendio all’interno di due vasti capannoni di Siderno ripropone l’ormai insostenibile problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in Calabria – scrive in una nota il Commissario Regionale dell’ U.Di.Con. Calabria, Nico Iamundo – ingenti i danni materiali nello stabilimento, in uso ad un’azienda specializzata nel recupero e trattamento di rifiuti solidi urbani. Il rogo, infatti, ha interessato macchinari e cumuli di pattume vario. Stamattina il Sindaco di Locri ha ordinato l’evacuazione di tutte le scuole del territorio. La maggior parte delle aziende di selezione e trattamento degli scarti riciclabili sono assolutamente in regola come autorizzazioni e come impiantistica. Ma il problema in fondo alla filiera è che si fanno entrare i materiali, poi non si fanno uscire perché nessuno li ritira. I capannoni si riempiono, i piazzali si ingombrano, i materiali accumulati dalle raccolte differenziate o indifferenziate urbane e dalle aziende sono spesso eterogenei, con frazioni che fermentano o sviluppano vapori infiammabili per i quali non sono dimensionati i sistemi di sicurezza. Basta nulla per scatenare le fiamme, lo scintillare del corto circuito in un quadro elettrico o la reazione chimica tra due rifiuti incompatibili. Più controlli, autorizzazioni semplici e chiare allo smaltimento, regolarità degli stoccaggi: sono questi alcuni degli obiettivi da raggiungere – continua Iamundo – solo attraverso l’approfondimento del fenomeno, anche tramite incontri con i soggetti interessati e la nostra associazione. È quindi necessario rendere adeguati ed omogenei i controlli e raggiungere una maggiore regolarità degli stoccaggi attraverso le autorizzazioni, che devono essere più semplici. Per consentire alla Calabria di passare davvero all’economia circolare è necessario che le filiere di riciclo dei materiali siano più efficienti. Il fenomeno preoccupante degli incendi, al netto di alcuni episodi, mette in evidenza l’esigenza di maggior coordinamento dei controlli. Come sempre, regole certe e politiche di settore adeguate, sono l’antidoto migliore contro i rischi di iniziative malavitose e deviate. Il fenomeno degli incendi è particolarmente presente in Calabria e desta allarme e preoccupazione anche a livello sanitario per le polveri pericolose – conclude Nico Iamundo – è importante che i soggetti interessati si coordino tra di loro e che si facciano promotori di controlli omogenei”.

Il Presidente provinciale dell’U.Di.Con., Pasquale Vozzo si unisce alla nota di Iamundo: “Vogliamo esprimere innanzitutto  totale vicinanza e solidarietà ai lavoratori del settore ed  indistintamente a tutti gli operatori che agiscono e quotidianamente espletano con diverse mansioni la loro attività presso quel sito. Bisogna focalizzare l’attenzione su qualche aspetto: il primo afferisce alle utenze dei cittadini che mediante i comuni conferiscono in quel sito, situazione di estrema paralisi e congestione; il secondo, probabilmente ancora più pericoloso, che dà reale contezza della gravità, è la dispersione di gas nocivi e dannosi alla salute. Questo secondo aspetto aprirebbe una serie di profonde riflessioni, che sono oggi e da tempo oggetto di dibattito e discussione,  che la nostra associazione non ha mai smesso di attenzionare: la sicurezza, la vigilanza ed il controllo. I ritardi accumulati nella gestione dei rifiuti, la mancanza di programmazione soprattutto la individuazione di strategie alternative coinvolgono e condannano inesorabilmente senza appello tutti i livelli istituzionali. Un ritardo di civiltà che scontiamo pesantemente, a cui la nostra organizzazione è chiamata a rispondere con interventi ancora più incisivi richiamando tutti gli attori alle proprie responsabilità nei confronti del cittadino contribuente. Da oggi il nostro sarà un servizio più incalzante e soprattutto vigile e critico nei confronti di ataviche inadempienze”. – conclude Vozzo.