Corigliano-Rossano (Cs), mercoledì 5 agosto 2020 – Il suono delle sirene di un’autoambulanza che sfreccia per strada facendosi spazio nel traffico, desta sempre un po’ di preoccupazione. Se si è uno dei 220 mila abitanti che abitano tra Roseto Capo Spulico e Cariati, il timore di pensare su quel mezzo un proprio congiunto o conoscente si associa all’angoscia di sapere che a soccorrerlo potrebbero esserci solo infermieri, senza dottori. – Dotare i pronto soccorso del personale e dei mezzi utili a garantire il diritto alla salute ai cittadini della Sibaritide e del basso jonio cosentino.
È quanto chiede il presidente provinciale dell’Unione per la Difesa dei Consumatori (UDICON) Ferruccio Colamaria condividendo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal medico Sinibaldo Iemboli sul rischio che i 6 presidi territoriali corrono: la chiusura per carenza di personale medico e paramedico.  
Gli ospedali, i punti di pronto intervento ed i pronto soccorso – aggiunge Colamaria – non possono ridursi ad essere contenitori ed edifici vuoti; così come le ambulanze non possono ridursi ad essere taxi chiamati a sfidare il tempo per evitare il peggio. Serve dotarli con urgenza di uomini e mezzi, in numero adeguato alla popolazione che nei mesi estivi cresce esponenzialmente.