Continuano le cancellazioni di alcuni voli da parte di molte compagnie aeree, motivazione? Covid-19.

Dopo l’apertura delle frontiere del 3 Giugno, alcune tratte hanno subito e subiscono le cancellazioni; i consumatori non si danno pace e non concepiscono il voucher come opzione risolutiva al disservizio.

Motivi non chiari legati all’emergenza sanitaria, voli prenotati e cancellati poco dopo con restituzione di un voucher, hanno smosso l’Enac ( Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che ha dichiarato di voler sanzionare le compagnie aeree che cancellano i voli non indicandone le cause; perché le compagnie aeree prenoterebbero i voli per poi cancellarli dopo un paio di giorni? Perché le stesse compagnie non si sforzano di dare spiegazioni? Perché la motivazione “ Causa Covid-19″ sta risuonando come una scusa? I consumatori e gli enti che promuovono la loro tutela si stanno muovendo per fare chiarezza e cercare limitare al minimo i danni socio-economici subiti. La gente non si accontenta di un semplice voucher, chiede il rimborso. Perchè trattenere il denaro dei viaggiatori avendo subito una cancellazione dichiarata in meno di 14 giorni dalla partenza?

In Italia con il decreto Cura Italia, le compagnie sono autorizzate ad emettere il voucher e non il rimborso, in caso di cancellazione volo causa Coronavirus, entro il 30 di Settembre. Questa legge è stata attaccata da Antitrust poiché viola il regolamento europeo 261 che stabilisce normative a favore dei viaggiatori come essere rimborsati dalla compagnia aerea che non garantisce il servizio. In Europa viene data la possibilità al viaggiatore di scegliere o la modalità di rimborso in denaro o tramite voucher. In Italia, la legge Cura Italia relativa ai voucher viaggio, sembra vacillare, tuttavia rimane in vigore.

Enac e gli enti per la tutela e difesa dei consumatori, si sono messi in gioco facendo chiarezza e analizzando le cancellazioni avvenute senza una “reale” causa.