Calabria, 03/10/2018 – “Circa un anno fa siamo partiti da Lamezia Terme, con un evento che ha abbracciato oltre mille e trecento cittadini che hanno scelto un sabato mattina di impegnare il loro tempo per impegnarsi, insieme all’U.Di.Con. in una battaglia difficile, come quella che riguarda la sanità calabrese – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – in un anno non è cambiato nulla, tra proclami e promesse non mantenute dalle Istituzioni, tra rumori sordi di catene che non si sono mai neanche viste, tra il folclore di un Commissario che tanto doveva fare e che alla fine tanto non ha fatto. Insomma, ora vogliamo passare la parola ai cittadini stessi, attraverso un sondaggio in cui potranno dirci a che punto è arrivata la sanità in Calabria, anche se, purtroppo, ci aspettiamo risposte tutt’altro che positive”.
I disservizi sono all’ordine del giorno e l’elenco sarebbe senza fine a volerlo fare. Ma bastano gli ultimi esempi, partendo dall’ospedale di Cariati, dove per problemi ai corridoi, i ricoveri sono dimezzati, oltre al fatto che anche fossero al completo, mancherebbero le figure per seguirli, a discapito dei medici presenti a turni raddoppiati. Questo non vale solo per Cariati, vale per la totalità degli ospedali calabresi, dove la situazione è al default.
“Saremo presenti in tutte le province calabresi, per fare qualche esempio potete trovarci a Reggio Calabria, Crotone, Locri, Polistena, Cosenza, Rossano, Castrovillari ma non solo – continua Nesci – alcune istituzioni ed aziende ospedaliere ancora devono risponderci, ma faremo in modo di coprire la maggior parte del territorio calabrese nell’interesse di tutti. Ammalarsi in Calabria è un po’ come giocare alla Roulette Russa, potresti salvarti, ma dipende dalla fortuna – conclude Nesci – la situazione sanitaria di questa Regione non è qualificabile, come ritengo inqualificabile l’atteggiamento del Commissario Scura che sembra vivere in un mondo diverso da quello in cui i cittadini sono quotidianamente vessati. Il sondaggio sarà solo l’inizio di una nuova grande manifestazione dove uniremo nuovamente le Province calabresi per dimostrare che i cittadini non hanno perso la forza di protestare di fronte all’assurdità di un sistema sanitario del tutto assente”.